Ancora poche settimane per installare le termovalvole e adeguare, così, gli impianti di riscaldamento centralizzato alla direttiva europea. Dal 15 ottobre, infatti, i Comuni danno il via all’accensione dei caloriferi e questi lavori vanno eseguiti a impianto spento. Vediamo cosa c’è da sapere e quali sono le scadenze previste.
Cosa prevede la normativa
Mancano ormai poche settimane per adeguare il riscaldamento centralizzato a quanto previsto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica. Dal momento che per effettuare questi lavori è necessario che l’impianto sia spento e considerando che a partire dal 15 ottobre i Comuni daranno il via all’accensione, il tempo per adeguarsi è poco. La direttiva obbliga i condomìni (solo quelli che hanno il riscaldamento centralizzato) a installare un sistema di contabilizzazione del calore su ogni impianto: un sistema che aiuterà i singoli inquilini a pagare solo il riscaldamento che realmente consumano. Ma in che cosa consiste questo adeguamento dell’impianto? Vengono installati dei contabilizzatori di calore e delle valvole termostatiche (le cosiddette termovalvole) su ogni calorifero dell’abitazione (e di conseguenza viene adeguato anche l’impianto centralizzato), così da poterne misurare il calore emesso, controllare e regolare la temperatura. Questi sistemi, quindi, permettono di decidere come e quanto riscaldare le proprie stanze e, soprattutto, consentono di pagare quanto davvero si consuma.
Quando fare i lavori?
Queste sono le ultime settimane utili, perché possono essere fatti solo se l’impianto non è attivo e soprattutto perché potrebbero richiedere anche qualche settimana. Sarà anche l’occasione per analizzare l’efficienza del palazzo: infatti, installare i contabilizzatori e le valvole non risolve la possibile inefficienza di una caldaia vecchia o le dispersioni di calore dal tetto, dalle facciate o dalle finestre.