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Riscaldamento centralizzato e termovalvole: come adeguare l’impianto agli obblighi di legge

Ancora poche settimane per installare le termovalvole e adeguare, così, gli impianti di riscaldamento centralizzato alla direttiva europea. Dal 15 ottobre, infatti, i Comuni danno il via all’accensione dei caloriferi e questi lavori vanno eseguiti a impianto spento. Vediamo cosa c’è da sapere e quali sono le scadenze previste.

Cosa prevede la normativa

Mancano ormai poche settimane per adeguare il riscaldamento centralizzato a quanto previsto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica. Dal momento che per effettuare questi lavori è necessario che l’impianto sia spento e considerando che a partire dal 15 ottobre i Comuni daranno il via all’accensione, il tempo per adeguarsi è poco. La direttiva obbliga i condomìni (solo quelli che hanno il riscaldamento centralizzato) a installare un sistema di contabilizzazione del calore su ogni impianto: un sistema che aiuterà i singoli inquilini a pagare solo il riscaldamento che realmente consumano. Ma in che cosa consiste questo adeguamento dell’impianto? Vengono installati dei contabilizzatori di calore e delle valvole termostatiche (le cosiddette termovalvole) su ogni calorifero dell’abitazione (e di conseguenza viene adeguato anche l’impianto centralizzato), così da poterne misurare il calore emesso, controllare e regolare la temperatura. Questi sistemi, quindi, permettono di decidere come e quanto riscaldare le proprie stanze e, soprattutto, consentono di pagare quanto davvero si consuma.

Occhio alle scadenze

La legge prevede che questi lavori di installazione di sistemi di contabilizzazione del calore debbano essere fatti entro un calendario che varia da Regione a Regione. Alcune Regioni hanno già superato la data di scadenza, come la Lombardia (il cui termine era previsto per il 1 agosto 2014) e la Provincia di Bolzano (previsto per il 1 gennaio 2015). Per il resto del Paese la data di scadenza ultima per l’aggiornamento impiantistico di tutti i condomini è fissata al 31 dicembre 2016: oltre questa data potrebbero scattare sanzioni per ritardi o inadempienze.

Se abiti in una zona le cui scadenze sono già passate e sui tuoi caloriferi non ci sono ancora i contabilizzatori del calore, meglio che chiedi conto al tuo amministratore di condominio (o se non ne hai uno), inizia a contattare una ditta specializzata per farti fare dei preventivi: per il mancato rispetto dell’obbligo di legge sono previste sanzioni amministrative stabilite dalle Regioni.

Quando fare i lavori?

Queste sono le ultime settimane utili, perché possono essere fatti solo se l’impianto non è attivo e soprattutto perché potrebbero richiedere anche qualche settimana. Sarà anche l’occasione per analizzare l’efficienza del palazzo: infatti, installare i contabilizzatori e le valvole non risolve la possibile inefficienza di una caldaia vecchia o le dispersioni di calore dal tetto, dalle facciate o dalle finestre.

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